Copenhagen è una città fantastica per gli amanti dell’arte ed è sede di musei d’arte riconosciuti a livello internazionale che attraggono ogni anno turisti da tutto il mondo.
Inoltre, troverete una fiorente scena artistica con diverse gallerie d’arte da visitare. Dai piccoli luoghi sperimentali alle più grandi e affermate, le gallerie d’arte della città si concentrano intorno alla Bredgade Stree nel centro città e nel Meatpacking District nella zona di Vesterbro.
Oltre a permettervi di spostarvi gratuitamente per la città con i mezzi pubblici, la Copenaghen Card vi permetterà di entrare gratuitamente in 87 musei e attrazioni turistiche.
La Galleria Glyptotek ospita una raccolta di oggetti appartenenti alle culture preistoriche del Mediterraneo, Egiziani, Mesopotamici, Romani, Etruschi, Greci, oltre all’arte danese e francese risalente al 19° secolo. Fondato nel 1888 per volere del birraio Carl Jacobsen il quale desiderava arricchire i propri concittadini con l’arte, con la sezione di arte danese e francese ospitata all’interno di dell’edificio a tre ali in mattoni rossi in stile storicista ispirato al Rinascimento veneziano, commissionato all’architetto Dahlerup, il museo offre la combinazione di arte in una suggestiva cornice architettonica. Inaugurato nel 1897, il suo interno è riccamente decorato con soffitti affrescati, pavimenti a mosaico e colonne di marmo. Non perdete le 40 opere di Gauguin e la sezione dedicata all’Impressionismo francese.
Dopo pochi anni è stata la volta dell’edificazione della struttura, più classica, pensata per ospitare il Dipartimento delle Antichità dove viene offerta una piacevole passeggiata attraverso 3500 anni di arte e di storia. L’intera struttura è stata inaugurata nel 1906.
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Istituita nel 1824 negli spazi del castello di Christiansborg slot, la Galleria Nazionale Danese nel 1896 fu trasferita nella sede attuale, costruita in 7 anni a partire dal 1889, richiamando lo stile rinascimentale italiano. Nel 1998 una nuova ala è stata costruita nel parco dietro l’edificio principale a cui è collegato grazie ad un tunnel vetrato chiamato la via delle sculture.
Il passato e il presente si fondono e oggi ospitano tre collezioni principali che ripercorrono sette secoli di storia dell’arte europea: la collezione reale di pittura e scultura, la collezione reale di arte grafica e la collezione reale di statue in gesso. In tutto, oltre 240 mila opere di ampio respiro, di cui 9 mila dipinti e sculture, anche se non sempre esposte data la loro alta sensibilità alla luce.
Dal sedicesimo secolo i monarchi danesi hanno incominciato a acquistare opere d’arte provenienti da tutto il continente e grazie a questo possono essere ammirati teli e oggetti dal medioevo ai giorni nostri con una particolare attenzione ai capolavori di artisti fiamminghi e olandesi, come Rubens, fino a lavori di Picasso, Braque, Modigliani, Derain, Munch, Matisse e Degas. Le opere dal 1300 al 1800 comprendono pezzi di Tiziano, Rembrandt e molti altri.
Le collezioni reali, accessibili al pubblico nel 1827, nel 1849 divennero di proprietà esclusiva dello Stato danese a seguito di sviluppi democratici e l’abolizione della monarchia assoluta in Danimarca.
Dalla preistoria danese passando per il medioevo fino al 2000, il museo Nazionale di Copenaghen offre uno spaccato sulla storia e sulla cultura della Danimarca attraverso oggetti e scritti tra cui il carro del sole, un importante artefatto risalente alla tarda età del bronzo trovato a Trundholm nel 1902: una statua di un cavallo e un disco di bronzo poggiano su un sistema di ruote con raggi.
L’esistenza di un modello di un veicolo trainato da cavalli su ruote a raggi in Nord Europa in un momento così precoce, 14°-15° secolo, è molto insolito, dato che primi carri a raggi noti in Europa risalgono all’Età del Ferro, circa il 6° secolo a. C..
Il disco ha un diametro di ca. 25 cm ed è dorato su un lato, il destro, quello relativo al cavallo. Ciò è stato interpretato come indicazione della convinzione che il sole attraversasse il cielo da est a ovest nel corso della giornata, mostrando il suo lato positivo, e ritornasse da ovest a est nel corso della notte, mostrando il suo lato oscuro.
La raccolta medievale e rinascimentale del museo nazionale, il più grande museo di storia culturale della Danimarca, si estende dal periodo vichingo fino all’introduzione della monarchia assoluta nel 1660 e presenta oggetti provenienti da tutto il mondo come le maschere africane e le mummie egiziane.
Il museo d’arte di Charlottenborg è uno degli spazi più grandi e più belli per l’arte contemporanea in Europa. Il programma museale è ambizioso e al suo fianco sono numerosi gli eventi messi in cantiere dai curatori che strizzano l’occhio anche a conferenze, spettacoli, concerti e proiezioni. Ogni anno vengono allestite una mostra retrospettiva e una personale in grado di richiamare il grande pubblico, danese e non, che possono approfittare anche della libreria indipendente dove viene offerta una selezione di pubblicazioni in materia di arte, design essenzialista, tipografia e letteratura.
La costruzione del castello Charlottenborg fu iniziata nel 1672 in stile barocco olandese come residenza del governatore della Norvegia. A metà del diciassettesimo secolo la struttura venne rilevata dall’Accademia delle Belle Arti e da allora si aprì un dibattito su come espandere l’edificio per ottemperare alle necessità espositive che si concluse solo nel 1883.
La Danimarca si sa, ha una particolare attitudine per il Design e ne è leader nel mondo grazie a famosi architetti e designer quali Arne Jacobsen, Hans Wegner e Børge Mogensen. Nel museo del Design troverete le ultime novità in design danese e internazionale, eredità degli anni 50 quando il Paese è diventato sinonimo di funzionalità e linee morbide.
Il museo è una fondazione privata istituita nel 1978 per concentrarsi sul design industriale e sulle soluzioni che avrebbero potuto sollevare le esportazioni e dati di vendita nel mondo degli affari danese attraverso il design. Ospitato inizialmente nella Casa dell’Industria, nel 2000 è stata inaugurata la nuova sede di HC Andersen con il nuovo stimolo di raccogliere, diffondere e riflettere su ciò che influenza la progettazione.
Il Dac, Danish Architecture Centre, è il principale spazio espositivo dedicato all’architettura in Danimarca, punto di incontro per tutti gli appassionati di sviluppo urbano e innovazione danese. Oltre alle mostre, il DAC offre una vasta gamma di attività: seminari, dibattiti e visite guidate vi spingeranno a generare nuove idee e a lasciarvi trasportare dalle vostre ispirazioni. Le mostre cambiano ogni due-tre mesi e in genere hanno sia un tema generale sia un focus speciale su un architetto danese o internazionale.
Il negozio ha la più grande selezione di libri di architettura e urbanistica in tutta la Danimarca ma offre anche un vasto assortimento di design danese. Se avete fame provate il menù pranzo del caffè che oltre con il buon cibo vi delizierà con una splendida vista della città e del porto.
Il museo di Copenaghen raccoglie e racconta gli ultimi 300 anni della storia della capitale danese, dallo sviluppo metropolitano ai conflitti. Ospita una rara collezione di oggetti personali, vestiti, mobili, lettere e appunti appartenuti al filosofo, teologo e scrittore danese Søren Kierkegaard.
Grazie alla mostra ‘Diventare un Copenhagener’ viene raccontata l’immigrazione verso la città e viene esaminato lo stile di vita di un abitante tipo. Da non perdere Il Muro, uno schermo interattivo lungo 12 metri che attraverso migliaia di immagini mostra le storie di Copenhagen. Potete anche partecipare alla narrazione e raccontare le vostre esperienze nella capitale danese caricando le vostre foto.
Il museo, fondamentalmente, vuole creare curiosità e sete di conoscenza oltre ad animare al discussione sulle sfumature che avvolgono la metropoli, vibrante e moderna, di Copenaghen in relazione al suo patrimonio storico. Le radici del museo risalgono al 1900 ma progressivamente la collezione è aumentata insieme alla consapevolezza e al senso di responsabilità degli abitanti verso la loro città.
La Collezione Hirschsprung comprende alcune delle opere più importanti dell’età d’oro dell’arte danese, il periodo classico della pittura a olio. Le opere appartenevano al magnate del tabacco Heinrich Hirschsprung, il quale insieme alla moglie coltivava un profondo interesse per artisti a loro contemporanei, con molti dei quali erano anche amici, raccolte a partire dal 1866.
Nel 1900, Pauline e Heinrich Hirschsprung decisero di donare la loro collezione d’arte, dipinti, disegni, acquerelli, pastelli e alcune sculture, allo Stato danese ma l’edificio museale, dopo varie vicissitudini, vide la posa della prima pietra solo nel 1907, un anno prima la morte del magnate che non vice mai il suo museo materializzarsi. L‘edifico neoclassico con una facciata arricchita da colonne in stile dorico venne aperto al pubblico nel 1911: il piano terra è composto da 4 grandi gallerie circondate da alcove, con la luce filtrante dalle finestre, che restituiscono l’intimità di una casa privata. Il primo curatore espose i dipinti in ordine cronologico secondo il volere di Hirschsprung e ciò riversò sulla struttura museale numerose critiche.
Il museo espone più di 700 opere d’arte. Tutti i maggiori pittori del periodo a cavallo tra il 1800 e il 1850 sono rappresentati, tra cui CW Eckersberg , Christen Köbke , Constantin Hansen , Wilhelm Marstrand e Martinus Rørbye, così come molti nomi meno noti.
In uno splendido palazzo in stile neoclassico costruito nel 1806 è ospitato il museo David Collection nato grazie alla donazione dell’avvocato e collezionista Christian Ludvig David. Proprio in quella che è stata l’abitazione del fondatore, procuratore della Corte suprema, sono ospitati gli oggetti che rappresentano la più importante collezione di arte islamica dei Paesi scandinavi, gestiti da un fondo indipendente.
Gli oggetti, mobili danesi, francesi e inglesi, porcellane, tra cui una brocca egizia del mille a. C., argenteria, sculture, sete, gioielli e dipinti coprono un lasso di tempo dall’ottavo al diciannovesimo secolo. Dalla morte di David, nel 1960, lo stock di opere d’arte è aumentato significativamente come del resto l’area museale.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
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