I Giardini di Tivoli sono un famoso parco giochi situato nel centro di Copenaghen. Vi si trovano giostre, giardini, ristoranti, 2 alberghi e d’estate vengono proposti spettacoli all’aperto.
Il parco risale al 1843 ed è il secondo più antico del mondo, primato che appartiene sempre alla Danimarca in quanto il Dyrehavsbakken, poco a nord di Copenhagen, aprì i battenti addirittura nel 1583.
Vi sono numerosi giochi a Tivoli che meritano di essere provati: dai più vecchi a quelli di ultima generazione, faranno la gioia dei giovani e dei meno giovani.
Il parco è conosciuto soprattutto per le sue montagne russe di legno, Rutschebanen, costruite nel 1914. Si tratta di una delle più antiche montagne russe in legno del mondo in funzione ancora oggi. Un operatore controlla la velocità della giostra in modo tale che non sia troppo elevata.
Il gioco è adatto a tutte le età, ma i bambini devono essere accompagnati da un adulto. E’ anche possibile avere una foto scattata sulle montagne russe. Il prezzo per una corsa è di 60 corone danesi, 2 corse costano invece 100 corone danesi. L’altezza minima richiesta è 120 cm.
La ruota panoramica è senza dubbio una delle attrazioni preferite all’interno del parco Tivoli sia dalle persone anziane che dai giovani. Una volta saliti a bordo si può ammirare una vista stupenda sul parco e su tutta Copenaghen, oltre a provare il brivido di restare a molti metri da terra.
I bambini inferiori a 6 anni devono essere accompagnati obbligatoriamente da una persona di minimo 14 anni. Sulla ruota panoramica vi possono accedere anche persone con sedia a rotelle.
Costruito dagli australiani, nel 2006 venne aperto nel parco The Star Flyer, il quale offre una splendida vista panoramica sulla città, mentre il 1° maggio 2009 Tivoli vide l’inaugurazione di una nuova giostra chiamata Vertigo, una piattaforma in cui i visitatori possono simulare il controllo di un aereo. L’11 aprile 2013 venne poi aperto Zamperla, un’altalena gigante.
L’ultima attrazione in ordine di tempo, aperta soltanto nel 2016, è Fatamorgana. Si tratta del primo Condor 2GH (second generation hybrid, ossia ibrido di seconda generazione) in tutto il mondo: offre una versione più tranquilla con gondole a due posti, ed una versione più emozionante dove le persone vengono lanciate ad alta velocità mentre restano sedute dentro un anello.
Originariamente il teatro di vetro, noto come Glass Hall Theatre o come Glassalen in danese, era la sala concerti di Tivoli. Oggi è uno degli edifici storici del parco, e numerosi artisti hanno calcato il suo palco nel corso degli anni.
L’edificio è stato sviluppato in varie fasi: nel 1863, l’architetto Stillman venne proclamato responsabile della ricostruzione dell’originale sala concerti, e creò un edificio ottagonale con ingressi esposti a est e una cupola curva sul tetto. Nel 1898, questa cupola fu sostituita con una cupola convessa, e venne aggiunta una pergola esterna.
Nel 1943, Poul Henningsen divenne responsabile di un’accurata ristrutturazione dell’edificio, il quale fu bruciato durante l’assalto dello Schalburgtage. Nel 1946 il teatro fu ricostruito secondo i disegni originari e venne nuovamente utilizzato come sala concerti fino al 1956, quando venne ristrutturato come sala teatrale.
I giardini di Tivoli sono aperti con i seguenti orari:
E’ possibile acquistare anche un ingresso per 2 giorni. Il costo è di 200 corone danesi.
L’ingresso è scontato per gruppi di almeno 20 persone: dal 6 aprile al 22 giugno il prezzo per persona è di 99 corone danesi, mentre dal 23 giugno al 24 settembre il prezzo per persona è di 108 corone danesi.
Il fondatore del parco, Georg Carstensen, ottenne un permesso di cinque anni per creare i giardini, raccontando al re Cristiano VIII che “quando il popolo si diverte non pensa alla politica”. Il monarca concesse quindi a Carstensen circa 60 mila metri quadri della zona esterna al Vesterport, in cambio di un piccolo canone d’affitto annuale. Il parco aprì, e fin dall’inizio Tivoli comprendeva una grande varietà di attrazioni come un teatro e diversi ristoranti, caffè e giostre.
Perchè si chiama così?
Tivoli in origine si chiamava “Tivoli & Vauxhall”: Tivoli richiamava i Jardin de Tivoli di Parigi, mentre Vauxhall i Giardini di Vauxhall di Londra.
I Giardini di Tivoli rimasero aperti durante tutta l’occupazione nazista. Tuttavia non rimasero certo indenni durante la guerra: nella notte tra il 24 e il 25 giugno 1944, un gruppo del Corpo Schalburgtage costrinse i soldati a posizionare diverse bombe all’interno del parco, che causarono una grande quantità di danni.
Molti degli edifici bruciarono e andarono completamente distrutti: la Sala del Concerto, il Teatro di vetro, l’Arena, e quasi tutti gli edifici posizionati sul retro dei giardini dove erano state posizionate le giostre e i giochi. Anche le montagne russe vennero danneggiate, e solo il Teatro Pantomima si salvò, perché la bomba piazzata lì non esplose.
Vi sono diversi motivi per il quale Tivoli venne preso come bersaglio, il principale è che si trattava di un luogo molto popolare tra le persone: attaccare Tivoli significava attaccare il popolo danese. Nonostante la massiccia distruzione, i nazisti non riuscirono a cancellare del tutto Tivoli: il parco chiuse per soli 14 giorni, poi venne risistemato e vennero costruite strutture provvisorie.
Il compositore Hans Christian Lumbye fu direttore musicale di Tivoli dal 1843 al 1872. Lumbye si ispirò ai compositori di walzer viennesi come Strauss, e diventò così lo “Strauss del Nord”. Molte delle sue composizioni sono ispirate dai giardini. L’orchestra sinfonica di Tivoli esibisce ancora oggi molte delle sue opere.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.