Christiania
Christiania è un quartiere unico al mondo: autoproclamatosi indipendente, è stato molte volte in passato al centro di polemiche feroci.
Christiania, ufficialmente Città Libera di Christiania (in danese Fristaden Christiania), è un quartiere di Copenhagen che si è auto proclamato autonomo, abitato da circa 850 residenti.
Copre 34 ettari di terreno all’interno del sobborgo di Christianshavn, e la sua storia è piuttosto travagliata: il quartiere fu fonte di polemiche fin dalla sua creazione avvenuta nel 1971, quando un gruppo di hippy occupò una base navale dismessa alle porte della capitale danese. Una delle persone più influenti del gruppo fu sicuramente Jacob Ludvigsen, il quale ufficializzò la proclamazione della Città Libera.
Qui, il commercio di cannabis è stato tollerato dalle autorità fino al 2004, ma negli anni successivi, alcune misure per normalizzare lo stato giuridico della comunità portarono a conflitti ed incursioni della polizia nei negozi. Christiania venne poi temporaneamente chiuso dai residenti nell’aprile del 2011, e soltanto successivamente riaperto al pubblico.
La bandiera
La bandiera di Christiania è rossa con tre dischi gialli che rappresentano i punti delle “i” della parola “Christiania”. I colori furono scelti perché quando i primi abitanti entrarono abusivamente nella ex base militare trovarono una grande quantità di vernice rossa e gialla.
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La storia dei suoi edifici
L’area di Christiania è composta da ex caserme militari e parti delle mura della città. Il muro difensivo e il borgo di Christianshavn, allora città separata, vennero istituiti nel 1617 dal re Cristiano IV, bonificando le spiagge e gli isolotti fra Copenaghen e Amager.
Le mura furono rinforzate tra il 1682 e il 1692 sotto Christian V per formare un anello a completa difesa di Copenhagen, ma furono demolite nel corso del 19° secolo; di quelle di Christianshavn però non ne venne autorizza la demolizione, e oggi sono considerate tra le mura superstiti più belle del 17° secolo in tutto il mondo.
La caserma di Bådsmandsstræde ospitava invece il reggimento di artiglieria reale, oltre a laboratori di munizioni e depositi. Poco utilizzata dopo la seconda guerra mondiale, la caserma fu abbandonata tra il 1967 e il 1971.
Come arrivare a Christiania
A Christiania non circolano auto e parcheggiare all’esterno può essere davvero un inferno. Un’ottima idea è quella arrivarci in bici o affidarsi al trasporto pubblico. Ci sono due opzioni che permettono di raggiungere Christiania:
- In metropolitana: prendere la metro fino alla stazione di Christianshavn, da qui Christiania dista circa 500 metri, circa 6 minuti a piedi: basta uscire dalla stazione della metropolitana e proseguire dritto fino al secondo incrocio, dove c’è un negozio di mobili all’angolo. A questo punto svoltare a sinistra verso Prinsessegade e camminare per circa 200 metri.
- In autobus: In alternativa, per arrivare a Christiania è possibile prendere l’autobus 9A, che si ferma proprio fuori dall’entrata. Vi è una fermata anche a Vesterport, la stazione centrale, con frequenze ogni ogni 8 minuti per la maggior parte del giorno.
Cosa vedere a Christiania
Ci sono centinaia di edifici a Christiania, di tutti i tipi di forme, dimensione e colore: da vecchi edifici militari a elaborate case riccamente decorate da graffiti e dipinti. Il modo migliore per vederli è senza dubbio camminare per le vie del quartiere.
Tutti gli edifici hanno una storia unica da raccontare. Se siete fortunati, gentili e di mentalità aperta, al di fuori della stagione turistica, è possibile farsi raccontare le varie storie dalle persone del luogo. Altrimenti la classica camminata a piedi resta comunque un’ottima introduzione alle principali attrazioni turistiche, tra cui:
- Fredens Ark (arco della pace): Questo arco non è solo il più grande edificio di Christiania, ma è anche la più grande casa in legno e muratura del Nord Europa. Costruito nel 1837, era originariamente l’edificio principale della caserma, con posti letto e alloggi degli ufficiali. Oggi circa 80 persone vivono in questo edificio, mentre i piani più bassi ospitano il club ‘Rockmaskinen’, in cui si svolgono eventi occasionali e di consulenza sociale della comunità.
- Mælkebøtten: Questo gruppo di edifici, lungo la via Langgade, risale alla metà del 19° secolo, e in precedenza era il laboratorio del dipartimento della città. L’impressionante costruzione dei cancelli è probabilmente la più bella tra i vecchi edifici di Christiania. Il meraviglioso contrasto dello Stupa buddista di fronte offre l’opportunità di scattare bellissime foto. Sopra il cancello è situato il monogramma d’oro del re Cristiano IV. Da qui si scorge il palazzo giallo di fronte. Adesso è il municipio, mentre precedentemente era una fabbrica di razzi. L’intero complesso è protetto.
- Vilhelms Bastion: E’ uno dei vecchi bastioni della fortificazione su cui è costruita Christiania, e qui vi si trovano una serie di edifici protetti, come la Kommandørhuset, una graziosa casa gialla in legno e muratura utilizzata come edificio di guardia, probabilmente costruita da un architetto italiano. Il lato occidentale venne esteso per permettere ai soldati di rimanere asciutti durante la pioggia. Un altro edificio protetto è la Krudthuset, il più antico edificio costruito sul tumulo dal 1665. Veniva utilizzato come negozio di polvere da sparo, mentre oggi è una residenza. L’area è utilizzata per molte attività dedicate ai bambini: vi si trovano un maneggio, scuderie e campi da gioco.
- Gallopperiet: Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 14:00 alle ore 19:00, è una galleria e caffetteria, con libri e mostre d’arte. Si trova al secondo piano del palazzo Loppen, un edificio del 1863 originariamente utilizzato come magazzino.
- Galleria Leonard: Un laboratorio di pittori con una mostra permanente, situata al piano terra del palazzo Loppen. È gestita da artisti locali, e talvolta, si trasforma in un palco improvvisato per piccoli concerti. Gli orari di apertura sono variabili.
Cosa non fare a Christiania
Il quartiere è considerato completamente sicuro, tuttavia ecco alcuni comportamenti da non tenere per non mettere a rischio la sicurezza.
- Non scattare foto intorno a Pusher’s street. Fino al 2004, le droghe venivano vendute apertamente in questa via, chiamata anche “quartiere a luci verdi”. Vengono ancora vendute, anche se illegalmente, ma gli spacciatori cercano di evitare qualunque prova della loro presenza. Vedrete molti segni in questa via che vi avvertono di non scattare fotografie: rispettateli.
- Non correre. Questo divieto ha a che fare con il disordine e il pericolo che si può creare quando le persone iniziano a correre.
Infine, non recatevi a Christiania se non siete adatti e di mente aperta: se siete germofobici, se non siete una persona che ama l’arte di strada, i negozi di seconda mano, l’arte hippy. Qui troverete anche molta più spazzatura per strada rispetto alle altre parti di Copenaghen.
Gli avvenimenti del 2016
A settembre 2016 a Christiania si svolse una manifestazione contro il commercio di droga. Il quartiere, nato abusivamente, ha avuto fin da subito un atteggiamento liberale nei confronti delle droghe leggere: inizialmente il mercato era gestito dai residenti ma successivamente passò nelle mani di criminali incalliti.
I residenti del quartiere dichiararono di voler incendiare Pusher Street. Questa decisione venne presa in relazione agli avvenimenti registrati in quel periodo, quando due poliziotti e un cittadino rimasero feriti da un’arma da fuoco durante una retata antidroga non andata a buon fine. Il presunto killer venne ferito dalla polizia e morì la mattina seguente.
I cittadini chiesero più volte alla comunità di non comprare più droga a Pusher Street per cercare di eliminare questo tipo di mercato. Nella lotta intervenne anche il portavoce dei residenti Risenga Manghezi, che ribadì che rimuovere le bancarelle di Pusher Street non avrebbe necessariamente significato la fine di un commercio di droga che fioriva da 45 anni.
Una prima retata della polizia venne già effettuata nel 2004, che fece allontanare i traffici da Pusher Street, ma presto vennero ristabiliti e anche più grandi di prima. Ciò ha portato ad un dibattito sulla legalizzazione della cannabis, al fine di togliere i soldi dalle mani dei criminali. Attualmente non vi è però supporto per questa idea da parte del Parlamento.
Christiania nella cultura popolare
Christiania è stata al centro di numerose opere, canzoni, serie TV e spettacoli.
- Nel marzo 2004, Christiania è stata descritta in un episodio del programma satirico televisivo Den halve sandhed (La mezza verità). Per ironia, un giornalista iniziò a erigere una piccola capanna di legno in una delle aree aperte di Christiania, sostenendo che tutti potevano stabilirsi nella Città Libera. In pochi minuti, i residenti di Christiania arrivarono sul luogo, ribellandosi poichè ciò sembrava loro totalmente inaccettabile; il giornalista in seguito fu violentemente minacciato.
- Nel mese di ottobre 2014, un film documentario dal titolo Christiania – 40 years of occupation fu mostrato in anteprima all’Architecture and Design Film Festival di New York. Da allora è stato proiettato in paesi di tutto il mondo e ha vinto il miglior documentario al Seattle Transmedia and Independent Film Festival nel maggio 2015.
- Lukas Forchhammer, cantante danese pop-soul noto come Lukas Graham, ha spesso fatto riferimento a Christiania nelle sue liriche. Nel mese di ottobre 2015, i titoli di apertura del video musicale di “mamaSaid”, fecero riferimento a Christiania, dichiarando che si tratta di un luogo magico a Copenaghen. Durante l’esecuzione della canzone “7 Years” ai Billboard Music Awards 2016 , Forchhammer indossava una maglietta nera con la scritta “Città Libera di Christiania” in oro e bianco.
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